Versificatore italiano. Pur privo di titolo atto a questa carica, fu nominato
giudice civile e quindi effettivo della gran corte criminale, in seguito alle
epurazioni del 1820, causate dalla rivoluzione di quell'anno. Dimorò in
diverse città del Regno delle Due Sicilie, sempre a causa delle sue
cariche. Pubblicò le
Anacreontiche (1834), componimenti brevi
(Napoli prima metà XIX sec.).